IMPORTANTE: AL MOMENTO EASYBYTEZ SEMBRA AVER CHIUSO I BATTENTI. E NON SI SA SE E QUANDO RIAPRIRA'. DI CONSEGUENZA TUTTO IL MATERIALE SU TALE HOST NON E' PIU' RAGGIUNGIBILE! QUESTO HA CREATO UN DISAGIO A TUTTI GLI UPLOADER. VEDREMO SE NEL TEMPO SARA' POSSIBILE RIPRISTINARE GRAN PARTE DEL MATERIALE. UN HOST ALTERNATIVO E' FILESTORE.ME OPPURE WORLDBYTEZ.COM (CHE IO USERO'). CHI VOLESSE CREARSI UN ACCOUNT GRATUITO A TALE SERVER, PUO' ISCRIVERSI.
SE NON RIUSCITE A SCARICARE I FILES DA HOST OSCURATI? LEGGETEVI QUESTA GUIDA " viewtopic.php?f=27&t=40546 ".
Lo spirito delle regole non è limitare la libertà di pensiero di chi vi partecipa ma è finalizzato alla tutela dei temi trattati e soprattutto alla tutela dei partecipanti. "Nel forum non censuriamo i pensieri, ma censuriamo i modi con cui questi si esprimono" leggete attentamente questa pagina ed anche questa pagina. La conoscenza ed il rispetto di queste semplici regole sono fondamentali per il buon funzionamento di questo forum. E ricorda, la tua libertà, finisce dove inizia quella di unaltro!
Founder
É stata rilevata la presenza di uno o più softwares o plug-in AdBlock! Ti ricordo che qua non facciamo nessuna pubblicità, di conseguenza è assurdo attivare un AdBlock su questo forum! Gli AdBlock possono compromettere il cattivo funzionamento del forum. Per favore, considera l’idea di disabilitare l’AdBlock su questo forum. Grazie!
The Fog (1980) [BluRay.HEVC.1080p.x265.ITA.ENG.AC3.Sub.ITA.ENG.Forced.ITA] EasyBytez
Moderatori: Founder, legolas, Lilith74, DarkAngel
Regole del forum
Nelle voci che trattano di opere di finzione, come ad esempio un romanzo o un film, è utile riportare la trama, cioè un riassunto degli eventi raccontati, senza scendere troppo nei dettagli. Si ricorda che la trama non è l'unica parte fondamentale della voce e occorre dare spazio anche ad altre sezioni di approfondimento sull'opera come ad esempio un eventuale recensione (la genesi, il suo impatto culturale e così via).
L'obiettivo della trama è quello di aiutare il lettore a comprendere l'importanza degli eventi raccontati nell'opera o delle azioni compiute dai personaggi. Un'opera di finzione non è necessariamente enciclopedica esclusivamente per gli eventi che racconta: oltre a descriverne la trama, se si dispone di fonti da citare, è bene evidenziarne il significato e l'impatto esercitato sulla cultura e sulla società. La cosa vale per le opere di fiction esattamente come per tutti gli altri generi di voci.
Nelle voci che trattano di opere di finzione, come ad esempio un romanzo o un film, è utile riportare la trama, cioè un riassunto degli eventi raccontati, senza scendere troppo nei dettagli. Si ricorda che la trama non è l'unica parte fondamentale della voce e occorre dare spazio anche ad altre sezioni di approfondimento sull'opera come ad esempio un eventuale recensione (la genesi, il suo impatto culturale e così via).
L'obiettivo della trama è quello di aiutare il lettore a comprendere l'importanza degli eventi raccontati nell'opera o delle azioni compiute dai personaggi. Un'opera di finzione non è necessariamente enciclopedica esclusivamente per gli eventi che racconta: oltre a descriverne la trama, se si dispone di fonti da citare, è bene evidenziarne il significato e l'impatto esercitato sulla cultura e sulla società. La cosa vale per le opere di fiction esattamente come per tutti gli altri generi di voci.
- Founder
- Amministratore
- Ha ringraziato: 73 volte
- É stato ringraziato: 3597 volte
- Sesso: - Maschio
- Messaggi: 2791
- Età: 58
- Contatta:
The Fog (1980) [BluRay.HEVC.1080p.x265.ITA.ENG.AC3.Sub.ITA.ENG.Forced.ITA] EasyBytez
Titolo originale: The Fog
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1980
Durata: 93' min.
Genere: Horror
Regia: John Carpenter
Soggetto: John Carpenter, Debra Hill
Sceneggiatura: John Carpenter; Debra Hill
Fotografia: Dean Cundey
Montaggio: Charles Bornstein, Tommy Lee Wallace
Effetti speciali: Richard Albain Jr.
Musiche: John Carpenter
Scenografia: Tommy Lee Wallace
Costumi: Bill Whitten; Steven Loomis
Adrienne Barbeau: Stevie Wayne
Jamie Lee Curtis: Elizabeth Solley
Janet Leigh: Kathy Williams
John Houseman: Mr. Machen
Tom Atkins: Nick Castle
Nancy Kyes: Sandy Fadel
Ty Mitchell: Andy Wayne
Hal Holbrook: Padre Malone
21 aprile 1980: San Antonio Bay è in procinto di festeggiare il centenario di fondazione della città quando, a mezzanotte in punto, iniziano ad accadere strani fatti, come fenomeni di poltergeist, di elettromagnetismo e lo sterminio raccapricciante dell'intero equipaggio di un peschereccio dopo essere stato completamente avvolto dalla uno strano banco di nebbia. Il prete della città, Padre Malone, scopre, la notte stessa, celato in una parete della sua chiesa, un diario dove suo nonno ha confessato un fatto tenuto segreto agli attuali abitanti di Antonio Bay. Il diario rivela che, nel 1880, i sei fondatori della città (fra cui egli stesso) avevano fatto intenzionalmente affondare la Elizabeth Dane, un veliero guidato da un tale di nome Blake su cui viaggiava un gruppo di lebbrosi che volevano stabilirsi in una colonia vicino a San Antonio Bay. Per realizzare il loro intento, i sei avevano attirato la nave verso un gruppo di scogli usando un fuoco di bivacco come segnale guida ingannevole, mentre sulla zona gravava una fitta nebbia. A seguito dell'affondamento del veliero e della morte di tutto il suo equipaggio, i sei ne avevano depredato l'oro che si trovava a bordo, allo scopo di proseguire con la costruzione della cittadina e della chiesa. Ora, a cento anni di distanza, la nebbia assassina è tornata, portando con sé i fantasmi dell'equipaggio del veliero e quelli dei lebbrosi ingiustamente uccisi, con lo scopo di uccidere sei persone, in rappresentanza dei sei cospiratori che cent'anni prima avevano tramato contro di loro.
Uno dei migliori (e inventivi) horror di Carpenter. Quando si parla di “film minore” con riferimento ad un tassello della filmografia di John Carpenter bisogna sempre soppesare il valore con cui si applica tale giudizio. Non perché il regista in questione sia esente da cadute di stile o incidenti di percorso (fortunatamente esigui), ma piuttosto perché all’interno di una carriera talmente vasta e variegata persino le opere minori possono suddividersi ulteriormente, tra film dimenticabili e perle da riscoprire. The Fog rientra decisamente nella seconda categoria, una perla che all’epoca dell’uscita, dopo il clamore suscitato dal celebre Halloween, aveva sulle spalle un compito non facile: uscito due anni dopo l’exploit dell’inquietante film su Michael Myers, The Fog era il primo film con cui Carpenter doveva concretamente battere sé stesso; Assault On Precinct 13 (Distretto 13: Le brigate della morte) aveva avuto un ottimo riscontro di pubblico e critica, ma Halloween era andato ben oltre, incassando cifre da blockbuster e dando forma per la prima volta ad un movimento che di lì a poco avrebbe plasmato la cinematografia horror dei successivi vent’anni, (il sottogenere slasher).
Una delle caratteristiche che da sempre ha contraddistinto il Maestro dell’horror (e che ne ha anche sancito il persistente conflitto con Hollywood e con i botteghini) è la capacità di realizzare spesso progetti completamente diversi dai precedenti, accomunati magari dagli stilemi tradizionali del suo cinema, ma perfettamente identificabili nella loro unicità: The Fog non fa eccezione, e anziché riproporre la formula vincente del film precedente si innesta nel filone delle ghost-stories, che Carpenter esplora tracciando nuovi livelli del terrore, meno crudi e sanguinolenti rispetto a quelli mostrati due anni prima, ma arricchiti da un’atmosfera sempre più ricercata, e supportata da un comparto tecnico ormai ben rodato ed efficiente.
Curiosi tuttavia sono alcuni punti di contatto con Halloween che si possono rintracciare: A partire dalla trama, anche in The Fog abbiamo a che fare con una piccola cittadina che durante una notte di celebrazioni e festeggiamenti viene sconvolta da eventi terribili legati alla storia del posto, ed in particolare ad una maledizione; ritorna l’elemento della storia da incubo che si tramanda ai giovani, anche se in questo caso gli ignari abitanti di Antonio Bay hanno a che fare non con uno, ma con un intero gruppo di assassini demoniaci, e gli antefatti risalgono a ben 100 anni prima, quando degli sventurati marinai furono brutalmente uccisi dall’avidità dei fondatori della città. Altro punto di contatto con la pellicola precedente è il cast: da una parte ritroviamo la giovanissima Jamie Lee Curtis che aveva esordito proprio nel film del ’78 (e che qui recita insieme alla madre Janet Leigh), dall’altra si avvia la collaborazione con Tom Atkins, che avremmo ritrovato poi nel terzo capitolo di Halloween, con Carpenter nelle vesti di produttore.
Le musiche neanche a parlarne accompagnano perfettamente il tono del film e confermano uno di quegli elementi che di lì a poco sarebbe diventato un marchio di fabbrica inconfondibile delle produzioni carpenteriane. Infine la peculiarità della “vendetta ancestrale” messa in atto dalla ciurma maledetta è la nebbia che dà il titolo al film, e che nelle mani di un narratore del calibro di Carpenter fornisce un elemento scenografico estremamente affascinante. Il contributo fondamentale però è fornito da Dean Cundey, direttore della fotografia che collabora per la seconda con il regista. La coltre grigia che si estende sulle acque prima e sulla terraferma poi è il pretesto perfetto per una messa in scena sintetica ed efficace, poiché nonostante un budget triplicato rispetto alla sua precedente produzione, il regista si avvale di effetti scenici semplici e minimali che da soli instillano il terrore: il fumo utilizzato sui set viene manipolato e modellato quasi fosse una scultura eterea, e i maestosi giochi di luci, colori e ombre attuati da Cundey arricchiscono lo spettrale spettacolo visivo che si dipana davanti agli occhi delle sventurate vittime.
L’incedere della nebbia plasma anche l’andamento della storia. Dopo un inizio al cardiopalma l'autore tira il freno a mano e intreccia le vicende dei protagonisti durante il giorno successivo; col lento dissolvimento dell’alone maledetto si alternano piccoli sobbalzi che pian piano aumentano d’intensità fino al catastrofico finale. Una delle principali critiche che si possono muovere a The Fog (in fondo parliamo sempre di film minore) è proprio il ritmo della narrazione, che procede a passo fin troppo sincopato. Caratteristica che non tutti riterrebbero necessariamente un difetto, ma è evidente che rispetto ad altre pellicole di John Carpenter che si prendono il loro tempo in maniera magistrale (pensiamo allo splendido e sottovalutato Prince Of Darkness), il montaggio può facilmente scoraggiare lo spettatore. Pare infatti che il film fu rimontato ben due volte, la prima perché il regista, reduce da una visione di Scanners (di D.Cronenberg) non era soddisfatto della poca violenza visiva presente nel film, la seconda perché la durata complessiva raggiungeva a malapena gli 80 minuti. L’altro reparto che mostra il fianco alle critiche è la sceneggiatura, che in più parti oscilla tra (voluta?) ambiguità e approfondimenti deboli. Diversi personaggi sono abbozzati al minimo indispensabile, e lo stesso “protagonista” (l’indecisione nell’inquadrare come tale il ruolo di Atkins è sintomatica) si ritrova spesso incastrato in snodi narrativi non perfettamente definiti (la love-story con il personaggio della Curtis è un altro sintomo).
Si diceva all’inizio di soppesare valori, e per chiudere il cerchio su questa opera filmica occorre tornare allo stesso concetto. The Fog è un ottimo esempio di cinema artigianale con oggettivi meriti, evidenziabili soprattutto nella messa in scena, ma mostra il fianco su alcuni fronti che solitamente questo regista non trascura. Quanto più siamo disposti a dare peso a queste lacune, nell’economia generale di una semplice storia di fantasmi, tanto più questa pellicola viene ridimensionata a minuscolo intermezzo tra due pilastri del cinema carpenteriano (Halloween e Fuga Da New York). Se altrimenti siamo disposti a lasciare offuscare e disperdere nella nebbia determinati dettagli, non si può non convenire che dall’esterno quello che filtra fino ai nostri occhi è una rappresentazione primordiale e ottimamente confezionata della paura.
Formato video: 1.920x816
Codec: MkV
Codec Audio: AC3 / 6 Canali
Dimensione: 2,93 Gb
Lingua: iTALiAN + eNGLiSH
Sottotitoli: iTALiAN + eNGLiSH + Forced iTALiAN
Codice: [Seleziona tutto] [Espandi/Collassa] [Scarica Contenuto] [Apri link(s) in JDownloader]
Generale
ID univoco : 148128406355201613805475569472114724288 (0x6F707E4B9EF777EBAF7CB4705EFF0DC0)
Nome completo : ...The.Fog.1980.BluRay.HEVC.1080p.x265.ITA.ENG.AC3.Sub.ITA.ENG.Forced.ITA.mkv
Formato : Matroska
Versione formato : Version 4
Dimensione : 2,93 GiB
Durata : 1 o 29 min
Bitrate totale : 4.675 kb/s
Film : The.Fog.1980.BluRay.HEVC.1080p.x265.ITA.ENG.AC3.Sub.ITA.ENG.Forced.ITA
Data codifica : UTC 2019-01-16 18:02:25
Creato con : HandBrake v.1.1.1 64-bit
Compressore : libebml v1.3.6 + libmatroska v1.4.9
Video
ID : 1
Formato : HEVC
Formato/Informazioni : High Efficiency Video Coding
Profilo formato : Main@L4@Main
ID codec : V_MPEGH/ISO/HEVC
Durata : 1 o 29 min
Bitrate : 3.777 kb/s
Larghezza : 1.920 pixel
Altezza : 816 pixel
Rapporto aspetto visualizzazione : 2,35:1
Modalità frame rate : Costante
Frame rate : 24,000 FPS
Spazio colore : YUV
Croma subsampling : 4:2:0
Profondità bit : 8 bit
Bit/(pixel*frame) : 0.100
Dimensione della traccia : 2,37 GiB (81%)
Titolo : The.Fog.1980.BluRay.HEVC.1080p.x265.ITA.ENG.AC3.Sub.ITA.ENG.Forced.ITA
Lingua : Inglese
Default : Si
Forced : No
colour_range : Limited
Colori primari : BT.709
Caratteristiche trasferimento : BT.709
Coefficienti matrici : BT.709
Audio #1
ID : 2
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Nome commereciale : Dolby Digital
ID codec : A_AC3
Durata : 1 o 29 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 448 kb/s
Canali : 2 canali
Channel layout : L R
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF)
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 288MiB (10%)
Titolo : AC3.iTALiAN.2.0
Lingua : Italiano
ServiceKind/String : Complete Main
Default : Si
Forced : No
Audio #2
ID : 3
Formato : AC-3
Formato/Informazioni : Audio Coding 3
Nome commereciale : Dolby Digital
ID codec : A_AC3
Durata : 1 o 29 min
Modalità bitrate : Costante
Bitrate : 448 kb/s
Canali : 6 canali
Channel layout : L R C LFE Ls Rs
Frequenza campionamento : 48,0 kHz
Frame rate : 31,250 FPS (1536 SPF)
Profondità bit : 16 bit
Modo compressione : Con perdita
Dimensione della traccia : 288MiB (10%)
Titolo : AC3.eNGLiSH.5.1
Lingua : Inglese
ServiceKind/String : Complete Main
Default : No
Forced : No
Testo #1
ID : 4
Formato : UTF-8
ID codec : S_TEXT/UTF8
ID codec/Informazioni : UTF-8 Plain Text
Durata : 45 min 23s
Bitrate : 0 b/s
ElementCount : 3
Dimensione della traccia : 98,0 Byte (0%)
Titolo : iTALiAN [Forced]
Lingua : Italiano
Default : Si
Forced : Si
Testo #2
ID : 5
Formato : UTF-8
ID codec : S_TEXT/UTF8
ID codec/Informazioni : UTF-8 Plain Text
Durata : 1 o 25 min
Bitrate : 48 b/s
ElementCount : 960
Dimensione della traccia : 30,4 KiB (0%)
Titolo : iTALiAN [Normal Caption]
Lingua : Italiano
Default : No
Forced : No
Testo #3
ID : 6
Formato : UTF-8
ID codec : S_TEXT/UTF8
ID codec/Informazioni : UTF-8 Plain Text
Durata : 1 o 25 min
Bitrate : 50 b/s
ElementCount : 821
Dimensione della traccia : 31,8 KiB (0%)
Titolo : eNGLiSH [Normal Caption]
Lingua : Inglese
Default : No
Forced : No
Link al Video su youtube (il link verrà aperto in una finestra o Tab del Browser)
Sono amico di tutti, ma alle condizioni di nessuno!
Tags:
Link: | |
BBcode: | |
HTML: | |
Nascondi link al messaggio |
- acelentano
- Utente Registrato
- Sesso: - Maschio
- Messaggi: 11
Torna a “Film HD 576dpi 720dpi & 1080dpi”
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti